__Exhibition

Installation of the entire Series of  “The Seven Steps” by Linda  Salerno, together with the Projection of sections of the film “The Eighth Step” by Elena Morando on the medieval walls of the Castle “ Rocca Albornoziana” in Spoleto, Italy, in occasion of the SPOLETO FESTIVAL DEI 2 MONDI, June 2016, as part of the exhibition “Sconfinamenti n. 3”, curated by Achille Bonito Oliva and installed by K10-MARTINKUNZ productions.

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__What is it about

The Eighth Step intende esplorare alcune tematiche presenti nell’opera e nella poetica di Linda Salerno, testimoniandone il pensiero a partire da contenuti legati al suo metodo di composizione pittorica tra sintesi poetica e gesto fisico. L’intento è quello di raccontare, sulla scorta dei sette passi definiti da Linda stessa come titolo generale di una serie di quadri, sette piccole storie che raccontino, ognuna, brevemente, la storia di questa ricerca. Il corpo di Linda è sempre presente, oltre che nei suoi quadri, anche nei bellissimi e numerosi vestiti che, nel tempo, Linda, ha collezionato. L’ottavo passo, è appunto quello di raccogliere l’opera, e nell’opera, la traccia del suo corpo, indossando i suoi vestiti e camminando, agendo i suoi passi, interrogandosi sul senso e sull’eredità che Linda stessa ci ha lasciato.

I seven steps, i sette passi, sono definiti da Linda con una sintesi poetica perfetta, a titolo di una serie di quadri su carta velina realizzati tra 2007 e 2008. Essi sono: Approach, Reveal, Gaze, Balance, Release, Surren- der, Flourish e definiscono singolarmente ogni opera. Le opere raffigurano sempre lo stesso soggetto: una donna di spalle vestita di nero (Linda stessa) nell’atto di compiere un passo. La donna porta un vestito ampio e nero di cui solleva la gonna, come una dama ottocentesca, con entrambe le mani; ne nasce una figura dal forte impatto emotivo, modulata nei quadri, a seconda dei passi di riferimento, con dettagli diversi, resi ancora più intriganti da una serie di veline sovrapposte. La donna scompare e riappare dalle veline, in un gioco di appari- zione e sparizione, a significare il gioco dell’arte, dove tutto, una volta composto, può avere letture e significati diversi, a seconda del fluire stesso dei sentimenti di fronte all’opera. Inoltre i sette passi definiscono qualcosa di ben più importante e possono essere intesi come i sette passi necessari all’artista nel processo di composizione dell’opera stessa.

Per gradi, Linda definisce gli stati emotivi e fisici che la attraversano e che attraversano ogni artista al momento della creazione. Approach, primo passo: mi avvicino, guardo anche da lontano, penso, ho una suggestione di qualcosa che forse arriva. Ma non sono sicura, aspetto. Reveal, secondo passo: la suggestione diventa forma e contemplando ancora uno spazio indefinito, subisco una fascinazione, la forma, si rivela, da sè e attraverso me. Gaze, terzo passo: guardo e fisso il mio sguardo con la massima concentrazione per dare contorni precisi e poter fare memoria della visione stessa. Balance, quarto passo: sto in equilibrio coraggiosamente di fronte al compito che mi aspetta, dare una forma all’indicibile. Release, quinto passo: al tempo stesso, rilascio dentro di me, tutto ciò che non ha che fare con quella visione, facendo spazio al passo successivo. Surrender, sesto passo: mi arren- do e cedo all’opera che parla indicandomi la forma. Flourish: l’opera fiorisce e, altra da me, viene al mondo.

Il video, i sette passi sono raccontati nel video a partire da suggestioni legate all’opera di Linda Salerno.
Le storie procedono per associazioni visive e uditive e raccontano il processo di creazione artistica fino a una “fioritura” dell’opera stessa, consegnata infine a chi guarda e designata appunto come ottavo passo conclusivo. Le parole sono escluse, a parlare sono la musica e le azioni dell’attrice che si relaziona con le opere e che percor- re lo spazio metaforico tra l’opera e la sua contemplazione; nello spazio limitato e rigoroso che l’arte ci conse- gna. Il video indaga la tridimensionalità dell’opera, il camminare, la vestizione e svestizione come traccia e eredità di un corpo. Ogni storia o singolo step si nutre di una precisa drammaturgia musicale che per contrasto e associazione ritmica sviluppi una composizione poetica per immagini e suono. Oltre all’aspetto visivo cinema- tografico nei video sono documentati azioni performative pure, eventualmente riproducibili anche dal vivo.

__Biografie

Linda Salerno
Born October 20 1950 in York, Pennsylvania
Studio in SoHo, New York, from 1972-2002
From 2002 moved for health reasons to Someo (Vallemaggia) and Scairolo/Lugano, Canton Ticino, Switzerland with regular stays in New York City
Passed away on July 17, 2011 in Lugano

Education
1972 BFA, Moore College of Art, Philadelphia

Exhibitions
First exhibitions in Soho New York as a young expressive painter at Drawing Center 1982, and later at Art in General and first East Village Galleries and I many cities of the US in commericial and University Galleries. First International at Galleria d’arte moderna, Bologna and in museums of Rimini, Imola and Ravenna in Exhi- bition curated by Renato Barilli ,Flavi Caroli, Corado Levi with a text by Renato Barilli “Una mappa per gli anni ottanta,” in exh. catalogue anniottanta, Galleria d’arte Moderna, Bologna, Imola, Ravenna, Rimini, 1985. Many exhibitions in the USA Single and group exhibitions and from 2006 also in Switzerland (Ticino, Basel) and in Italy. Most important froe this Spoleto preject with Elena Morando’s film:
2009: Who Are You ?, Works from the Black Mirror Series,
Offìcinaarte, Magliaso/Lugano, Switzerland (cat. brochure,texts by Klaus Honnef, and Elisabetta Longari in Italian, artists statement by LS. in English
2011: CCNY (Camera Cub New York), The Black Mirror series, curated by Allen Frame
Centro Luigi di Sarro, Roma, Linda Salerno Back Mirror Series, curated by Roberto Mutti

Bibliography
Main publication Linda Salerno published by Charta Books 2010 with contributions by Klaus Honeff,Elisabet- ta Longari, Roberto Mutti include the complete Series of The Seven Steps and The Black Mirror Series

Elena Morando
Elena Morando è scrittrice e perfomer. Si laurea in Paleografia Medievale presso l’Università di Cagliari prose- guendo i suoi studi da principio all’Archivio di Stato di Pisa come borsista paleografa. In seguito nell’ambito della pratica artistica sviluppa progetti multi-disciplinari legati alla scrittura, al teatro, alla danza e alle arti visive. Del 2010 è la raccolta-opera prima di poesia “Mai più la parola cielo” edito da Aìsara, selezionato nella rosa dei dieci finalisti del premio Mario Luzi 2011. Con “Vicino al cuore” ha vinto la borsa di studio Claudia Sbarigia-Storie per il cinema- Premio Solinas 2009. “L’Evidente Armonia delle cose” vincitore del Concorso Avisa 2008 e prodotto dall’Isre, Sardegna nel 2010 è il suo primo mediometraggio.